Recensione

Da un mercato di cura a una rivoluzione di salute

di Ilaria Papini | 20 11 2023

In una società come la nostra, classificata da Eurostat al secondo posto in Europa per aspettativa di vita alla nascita, insistere sull’importanza di una buon sistema di prevenzione sembra quasi superfluo. 

Lo diventa sempre meno, però, se si confrontano questi dati con quelli relativi allo stato di salute della popolazione: se è vero infatti che in Italia l’aspettativa di vita alla nascita supera gli 80 anni sia negli uomini che nelle donne, è vero anche che, in media, di questi 80 anni se ne prospettano almeno 14 (per gli uomini e 18 per le donne) in cui dover far fronte a patologie croniche o malattie invalidanti (p.10).

A portare l’attenzione su questo tema è ancora una volta Silvio Garattini, oncologo e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, da sempre impegnato nella ricerca e nella promozione di stili di vita sani come primo motore di prevenzione.

Il libro

Prevenzione è rivoluzione

 Per vivere meglio e più a lungo

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Autore: Silvio Garattini 

Anno: 2023

Editore: Il Mulino

Luogo di pubblicazione: Bologna

Tra le pagine del suo nuovo libro, pubblicato da Il Mulino nel settembre del 2023, Garattini torna a riflettere su quanto gli sforzi economici messi in campo dal nostro Sistema Sanitario siano destinati a rispondere alle logiche di un mercato – quello della medicina – in continua crescita, investendo  sempre più risorse nella cura di patologie che nella maggior parte dei casi potrebbero essere evitate. A conferma di questo, Grattini cita un rapporto pubblicato nel 2022 dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica, nel quale si afferma che il 40% dei casi e il 50% delle morti oncologiche potrebbero essere prevenuti agendo semplicemente sullo stile di vita e sui fattori di rischio ai quali siamo esposti. La stessa cosa vale per le patologie croniche: «di fatto più del 50% delle malattie croniche, come diabete di tipo 2, insufficienza cardiaca, polmonare e renale, ictus e infarto cardiaco può essere prevenuto» (p.8). Al contrario, come accade a tutti i sistemi commerciali che puntano ad aumentare i propri introiti, gli enormi passi avanti compiuti dalla medicina sono stati indirizzati verso una crescente medicalizzazione della società, spostando l’attenzione sullo sviluppo di test diagnostici, farmaci, integratori e dispositivi di cura sempre più sofisticati piuttosto che sullo sviluppo di buone politiche di prevenzione. 

In una società in cui la prevenzione entra in conflitto con il mercato, quindi, si fa sentire con sempre maggiore urgenza la necessità di attuare quella rivoluzione culturale che, partendo dal basso, sposti l’attenzione sul mantenimento di una vita sana, andando ad agire su tutti quei privati e collettivi, che aumentano il rischio di contrarre patologie.

Ma cosa fare quindi? 

Garattini tenta di dare una risposta a questa domanda analizzando tutti gli aspetti che caratterizzano la vita delle popolazioni, a partire dall’abbattimento delle disuguaglianze sociali influenzate in larga parte dai determinanti socio economici (riconosciuti come fattori di rischio per la salute), passando per le abitudini del singolo (non fumare sigarette, ridurre il consumo di alcolici, praticare regolarmente attività fisica, per citare qualche esempio) fino ad arrivare alle proposte da mettere in atto a livello istituzionale.

Parlando di cattive abitudini evitabili, il tabagismo è responsabile di più di 40 patologie, ed è ampiamente dimostrato che un basso livello di istruzione o l’inserimento in contesti sociali svantaggiati favorisca l’adozione di stili di vita non salutari. Vivere o lavorare in ambienti caratterizzati dall’esposizione costante ai fattori di rischio per la salute, inoltre, aumenta sensibilmente la possibilità di sviluppare una patologia cronica o un tumore, tutte condizioni che, nella maggior parte dei casi, sono direttamente legate allo stato di povertà del singolo. 

Ambito di Intervento

Salute e sanità 

Il Centro Ricerche sAu è da anni impegnato nella progettazione di interventi e azioni di ricerca pensati con l’obiettivo di aumentare i livelli di health literacy dei cittadini, dando loro gli strumenti e le conoscenze indispensabili per prendere decisioni consapevoli sul proprio stato di salute.

La rivoluzione culturale di cui parla Garattini, in estrema sintesi, può essere attuata soltanto a partire dal profondo convincimento che molte delle malattie con cui abbiamo a che fare possono essere evitate.

Sapere quali sono le buone abitudini,  infatti, non basta per metterle in pratica nell’effettivo. 

«Conoscere i dati e le evidenze scientifiche che legano l’insorgenza di alcune malattie ai fattori di rischio – come si legge nel capitolo 5 – non ha sempre un impatto diretto e proporzionale sulle azioni di prevenzione messe in atto» (p.91). Ancora una volta torna calzante l’esempio del fumo di sigarette: una pratica dichiaratamente cancerogena ma ancora legittimata sia dai singoli che dallo stato. 

Per agire in questo senso, scardinando abitudini consolidate e false credenze, è fondamentale dar vita a una rete di soggetti – pubblici e privati – che restituiscano ai cittadini gli strumenti (di coscienza ed economici) necessari per compiere scelte consapevoli per la propria salute, attraverso una strategia di in-formazione mirata progettata per rispondere ai bisogni specifici della comunità di riferimento, con l’obiettivo di generare un reale cambiamento dei comportamenti in termini di prevenzione. Un’azione, questa, che non può che convergere con la definizione di politiche mirate volte al mantenimento di una vita sana e, solo in un secondo momento, alla cura delle patologie.

La recensione è a cura di

Ilaria Papini

Corsista al Master in Comunicazione Medico-Scientifica e dei Servizi Sanitari.

Borsista di Ricerca presso l’Istituto per lo Studio la Prevenzione e la Rete Oncologica (Ispro).

Il suo impegno di ricerca ruota intorno alla sperimentazione del modello della Comunicazione Generativa e delle sue più diverse applicazioni nell’ambito della promozione della salute, del benessere e della prevenzione.