Quello che il futuro non deve dire e la scomparsa dei cassieri dai supermercati

Tecnologie per valorizzare il tocco umano
Quello che il futuro non deve dire
e la scomparsa dei cassieri dai supermercati

di Marco Ginanneschi | 08 01 2024

Di cosa parliamo in questo articolo?

Cosa sono i «futuri senza diritto di parola»? E come analizzarne uno – lo scenario ipotetico della scomparsa dei cassieri dai supermercati – senza scendere nell’arena di valutazioni opposte che su questo tema dominano il presente?

L’Autore propone l’uso combinato di analisi con i Megatrend (quelle complesse tendenze che possono incidere sul lungo termine in maniera significativa, espressioni di fattori strutturali quali la cultura, l’innovazione scientifica, l’ambiente, la demografia) e analisi di settore per comprendere i driver del cambiamento che sono all’opera nella società e i loro riflessi sulle dinamiche della grande distribuzione. Con la pratica di queste tecniche di previsione sociale è possibile acquisire una visione di lungo periodo, utile ai fini di un giudizio pur sempre soggettivo ma più strutturato sulla probabilità dell’evento in questione e più in generale per la pianificazione strategica.

Ambito di Intervento

Tecnologie per valorizzare il tocco umano

Questo articolo contribuisce alla ricerca del Centro Ricerche sAu per l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di nuove tecnologie che facciano perno sull’intelligenza critica e la creatività umana.

Introduzione

Questo breve articolo esplora una nuova categoria di futuri, che possiamo definire «futuri che non devono dire qualcosa», per esempio annunciare scenari socialmente sconvenienti. Immaginando di collocarli all’interno del «cono dei futuri», una rappresentazione grafica dei futuri alternativi ideata da Hancock e Bezold (1994), questi «futuri scomodi» hanno talvolta il potenziale per rientrare nell’area dei futuri plausibili se non nel cerchio ancora più ristretto dei futuri probabili. Meritano quindi una doppia occhiata, prima di essere derubricati con eccessiva disinvoltura.

Possiamo per esempio indagarli con strumenti di analisi sviluppati nell’ambito degli studi sul futuro, a partire dai Megatrend (MT). Per comprendere il tipo di previsioni che può essere formulato con l’ausilio di queste «lenti speciali» utilizzeremo un caso di studio: l’evento ipotetico rappresentato dalla scomparsa dei cassieri dai supermercati. Questo particolare esito si è distinto per la sua capacità di suscitare polemiche. Quando recentemente The Economist ha ritenuto di dedicare al cassiere umano un necrologio (Wroe, 2022), ad esempio, dall’altro lato dell’oceano The Atlantic ha risposto annunciando il fallimento delle casse automatiche e il ritorno in auge dello human touch (Mull, 2023). 

La lettura delle forze profonde che agiscono sui cambiamenti sociali può contribuire a formarci un’opinione della questione più strutturata e svincolata dalle reazioni emotive che contraddistinguono il nostro stare nel presente. Due avvertenze sono doverose però. La prima riguarda il metodo: siamo pur sempre in presenza di una valutazione soggettiva di probabilità. La seconda: l’immaginazione non prevede auto-censura.

Discussione del caso

In premessa, osserviamo che l’evento del quale ci occupiamo non è un cigno nero, un evento isolato che alla maggioranza degli osservatori un giorno possa presentarsi del tutto inatteso. Per quanto riguardi un singolo aspetto della nostra esistenza – gli acquisti – e un settore economico in particolare (la grande distribuzione organizzata o GDO), si tratta di una previsione che tocca un fenomeno sociale più ampio, che investe la società nel suo complesso.

A un‘analisi più approfondita potremmo rintracciarne le origini in un articolo di due economisti di Oxford, Frey e Osborn (2017), che nel 2013 diffusero online un articolo dal titolo emblematico di The Future of Employment: How Susceptible Are Jobs to Computarisation?, generando un ampio dibattito. Basandosi su una griglia di ipotesi e un calcolo delle probabilità, i due studiosi stimarono che ben il 47 per cento di tutti i mestieri nel mercato del lavoro statunitense fosse destinato a essere sostituito da robot o algoritmi, entro «una decade o due». I mestieri a rischio più elevato di automazione avrebbero dovuto essere quelli nelle vendite e nei servizi. Frey e Osborn hanno fatto il primo sforzo quantitativo sistematico, tuttavia altri studiosi prima di loro hanno immaginato conseguenze altrettanto radicali delle nuove tecnologie per il mercato del lavoro. Andando a ritroso e a grandi passi rammentiamo almeno Brynjolfsson e McAfee (2011), che hanno tratteggiato scenari nei quali macchine «intelligenti» si sostituiscono agli umani in tutta una serie di ruoli e professioni, e Rifkin che in un saggio intitolato The End of Work (Rifkin, 1995) si dichiarò preoccupato in modo particolare dalla diffusione dei computer – 100 milioni nel mondo all’epoca – e dalla loro capacità di calcolo. Hardware e software applicati all’industria avrebbero condotto all’automazione e alla 

reingegnerizzazione di tutti i processi, con espulsione dagli stessi del lavoro umano, più lento e meno preciso.

Quelli che abbiamo sommariamente descritto sono gli effetti sociali di «distruzione creatrice» associabili a un Megatrend conosciuto come «rivoluzione digitale», che parte dalle tecnologie digitali per estendersi all’intelligenza artificiale e ai robot (Deschacht, 2021). Insieme a un numero ristretto di altri driver di cambiamento (globalizzazione, degrado ambientale e cambiamento demografico), la rivoluzione digitale contribuisce a modellare le società umane lungo un arco di decenni, partendo almeno dalla seconda metà del novecento per proiettarsi nel futuro, ben oltre il 2050. È una caratteristica comune dei MT quella di pervadere tutta la società (Naisbitt, 1982) e di essere forze inarrestabili da parte di singoli gruppi umani. I MT sono uno strumento di previsione sociale (Poli, 2019), poco raffinato ma efficace nel rendere più penetrante la visione a lungo termine di singoli individui o gruppi di esperti. L’uso della lente MT, con gli effetti sopra descritti, consente di attribuire al nostro evento ipotetico – la scomparsa dei cassieri dai supermercati – un elevato livello di probabilità di prodursi effettivamente (coerenza con il MT), lasciando però nell’incertezza la stima del suo orizzonte temporale. 

A un‘analisi più approfondita potremmo rintracciarne le origini in un articolo di due economisti di Oxford, Frey e Osborn (2017), che nel 2013 diffusero online un articolo dal titolo emblematico di The Future of Employment: How Susceptible Are Jobs to Computarisation?, generando un ampio dibattito. Basandosi su una griglia di ipotesi e un calcolo delle probabilità, i due studiosi stimarono che ben il 47 per cento di tutti i mestieri nel mercato del lavoro statunitense fosse destinato ad essere sostituito da robot o algoritmi, entro «una decade o due». I mestieri a rischio più elevato di automazione avrebbero dovuto essere quelli nelle vendite e nei servizi. Frey e Osborn hanno fatto il primo sforzo quantitativo sistematico, tuttavia altri studiosi prima di loro hanno immaginato conseguenze altrettanto radicali delle nuove tecnologie per il mercato del lavoro. Andando a ritroso e a grandi passi, rammentiamo almeno Brynjolfsson e McAfee (2011), che hanno tratteggiato scenari nei quali macchine «intelligenti» si sostituiscono agli umani in tutta una serie di ruoli e professioni, e Rifkin che in un saggio intitolato The End of Work (Rifkin, 1995) si dichiarò preoccupato in modo particolare dalla diffusione dei computer – 100 milioni nel mondo all’epoca – e dalla loro capacità di calcolo. Hardware e software applicati all’industria avrebbero condotto all’automazione e alla reingegnerizzazione di tutti i processi, con espulsione dagli stessi del lavoro umano, più lento e meno preciso.

Quelli che abbiamo sommariamente descritto sono gli effetti sociali di «distruzione creatrice» associabili a un Megatrend conosciuto come «rivoluzione digitale», che parte dalle tecnologie digitali per estendersi all’intelligenza artificiale e ai robot (Deschacht, 2021). Insieme a un numero ristretto di altri driver di cambiamento (globalizzazione, degrado ambientale e cambiamento demografico), la rivoluzione digitale contribuisce a modellare le società umane lungo un arco di decenni, partendo almeno dalla seconda metà del novecento per proiettarsi nel futuro, ben oltre il 2050. È una caratteristica comune dei MT quella di pervadere tutta la società (Naisbitt, 1982) e di essere forze inarrestabili da parte di singoli gruppi umani. I MT sono uno strumento di previsione sociale (Poli, 2019), poco raffinato ma efficace nel rendere più penetrante la visione a lungo termine di singoli individui o gruppi di esperti. L’uso della lente MT, con gli effetti sopra descritti, consente di attribuire al nostro evento ipotetico – la scomparsa dei cassieri dai supermercati – un elevato livello di probabilità di prodursi effettivamente (coerenza con il MT), lasciando però nell’incertezza la stima del suo orizzonte temporale.

La messa a fuoco dei MT, infatti, è imprecisa. Si può migliorare in vari modi: affiancandola a un’analisi di settore e facendola seguire dalla consultazione di un gruppo di esperti, i quali possono arricchire e ampliare la visione del singolo (Ginanneschi, 2021). In questo articolo ci limiteremo ad utilizzare i MT in combinazione con alcune informazioni sul settore della GDO, esercitandoci a livello individuale a immaginare quali fattori possono spostare nel tempo il prodursi del nostro evento.

La pandemia ha spinto i processi di digitalizzazione e di automazione, anche nel retail. Tuttavia, come è stato osservato, nei supermercati i livelli di impiego sono rimasti sostanzialmente stabili (Hunt & Rolf, 2022). I cassieri hanno assunto improvvisamente un ruolo socialmente strategico contribuendo ad assicurare i rifornimenti alimentari alla popolazione durante i periodi di confinamento obbligatorio. Anche la ripresa economica a V che è seguita ha avuto un effetto «rinvio» rispetto all’introduzione di cambiamenti organizzativi radicali: i lavoratori sono stati richiamati nei ristoranti, negli alberghi e negli esercizi commerciali e negli uffici, per far fronte all’aumento generalizzato nella domanda di beni e servizi. L’esistenza di colli di bottiglia a monte delle catene globali di produzione ha successivamente rallentato il ritmo del progresso tecnologico e della rivoluzione digitale. Tuttavia una nuova fase potrebbe aprirsi per quest’ultima con la fine del conflitto in Ucraina. Se ne leggono già le avvisaglie nell’esplosione del fenomeno ChatGPT (Cristianini, 2023).

Vi sono poi fattori intrinseci al settore di riferimento che possono influire sul verificarsi dell’ipotesi in questione. Si tratta di momenti di inerzia, legati al gradimento che il consumatore sembra ancora accordare allo human touch. Il cassiere è l’ultima, talvolta l’unica persona che incontriamo nella nostra visita al supermercato. Può rispondere ai nostri quesiti particolari sulla merce in vendita, raccogliere una lamentela e anche aiutarci nell’operazione di pagamento e imbustamento della spesa. La sostituzione del cassiere con una cassa automatica o un sistema di telerilevamento con addebito automatico sul cellulare del cliente può suscitare perplessità tra quei gestori che temono di perdere clientela a favore di supermercati saldamente ancorati al fattore umano. Si crea così un blocco interno alla GDO del tipo «o tutti o nessuno» in grado di rinviare l’adozione di soluzioni tecnologiche pure. Queste considerazioni non hanno impedito tuttavia al settore bancario, confrontato con simili problematiche, di ristrutturarsi tagliando filiali e sportelli (Baldassarre et al., 2024) e persino recentemente di passare forzatamente intere fasce di clientela dalla banca fisica a banche interamente virtuali. Si tratta di un rallentamento soltanto temporaneo nell’adozione di soluzioni tecnologiche già disponibili, cui potrebbe seguire un’adesione in massa a un nuovo modello di business interamente ridisegnato nelle sue componenti essenziali. In questo nuovo contesto, c’è già chi immagina che la concorrenza possa giocarsi sul piano della consulenza umana in shop: il cassiere sarà trasferito al ruolo più qualificato di esperto di merci e soluzioni tecnologiche per orientare il cliente nelle scelte, nella soluzione di dubbi o nella risposta a richieste di informazioni (Grgic & Redae, 2022).

Progetto
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Il Centro Ricerche sAu sta lavorando allo sviluppo dell’Ambiente Integrato Atque, una suite di strumenti progettata e realizzata avendo come base un’idea di tecnologia che valorizza l’umanità, l’unicità, la creatività dei soggetti – partner di progetto, portatori d’interesse – coinvolti nei progetti di Comunicazione Generativa.

Sulla decisione di dematerializzare il processo di pagamento, questa volta accelerandone la trasformazione, può influire anche il fattore «risparmio tempo» e la valutazione attribuitagli dal cliente. Quest’ultimo è posto davanti alla scelta (trade-off) tra cassa gestita da umani con lunghi tempi di attesa e cassa automatica, sicuramente risparmia-tempo. Se tuttora manifesta attaccamento per lo human touch non è detto che continui a farlo quando saranno implementate nuove soluzioni tecnologiche, in grado di esimerlo dall’essere cassiere di se stesso, affidando le operazioni di conto e pagamento a sensori e software (Falcão et al., 2021).

Infine, almeno un cenno meritano gli effetti che altri MT possono avere sul nostro ipotetico evento. Assumeremo che due siano neutrali, concentrandoci invece sul terzo: il cambiamento demografico. Senza poter qui entrare adeguatamente nel merito, possiamo comunque notare che le nazioni che hanno vissuto per prime la rivoluzione industriale stanno conoscendo una riduzione della popolazione (inverno demografico) e soprattutto fenomeni di denatalità particolarmente marcati negli ultimi 15 anni. Anche per l’Italia si annuncia un futuro con pochi giovani e molti anziani (Brambilla, 2023). In queste nazioni l’uso di nuove tecnologie digitali, algoritmi e robot diventerà indispensabile per assicurare i livelli attuali di servizio alla cittadinanza e il funzionamento fluido del mercato. La GDO ne uscirà trasformata, con un forte impulso alla sostituzione degli operatori umani – sempre più rari e contesi dai datori di lavoro – con sistemi di rilevamento/casse automatiche.

Sulla scorta di questi elementi, il nostro evento ipotetico si conferma altamente probabile e l’orizzonte temporale, per quanto differenziato per aree geografiche, non così remoto: personalmente azzarderei la stima di due decenni per divenire mainstream. Si tratta di valutazioni che in ogni caso meritano periodici aggiornamenti di tutte le ipotesi di partenza.

Conclusioni

Tanti sono i futuri scomodi, e perciò senza diritto di parola, che pure presto potrebbero bussare alla nostra porta: dall’ipotesi di scomparsa dei libri cartacei a quella per cui un giorno non avremo più auto di proprietà. Di fronte a questi scenari persino le previsioni quantitativamente più strutturate e autorevoli, avendo a che fare con la complessità delle società umane e con un orizzonte temporale di lungo termine, possono rivelarsi fallaci. Gli eventi annunciati che tardano a palesarsi suscitano spesso critiche. Tuttavia le forze profonde del cambiamento sono all’opera e l’esplorazione del futuro non si fermerà: esseri umani e imprese sono al lavoro per anticipare gli eventi e per agire in modo proattivo.

L’analisi di uno scenario ipotetico di questo tipo – nel nostro caso la scomparsa dei cassieri dai supermercati – consente di sperimentare il potenziale predittivo dei MT e dell’analisi di settore per affinare il nostro pensiero strategico di lungo periodo. Non dimentichiamo comunque che siamo al confine tra arte e scienza e che la valutazione della probabilità di qualsiasi scenario affidata all’essere umano sconta un elevato tasso di soggettività.

Bibliografia/Sitografia

  • Baldassarre, S., Bruno, G., Piccolo, C., Ruiz-Hernández, D. (2024), Multi-channel distribution in the banking sector and the branch network restructuring, in «Expert Systems with Applications», 238, 122294 – Online
  • Brambilla, A. (2023), Italia 2045. Una transizione demografica e razionale. Guerini e Associati: Milano
  • Brynjolfsson, E., McAfee, A. (2011), Race Against the Machine: How the Digital Revolution is Accelerating Innovation, Driving Productivity, and Irreversibly Transforming Employment and the Economy. Digital Frontier Press: Lexington, MA (trad. it. 2015. La nuova rivoluzione delle macchine. Lavoro e prosperità nell’era della tecnologia trionfante. Feltrinelli: Milano)
  • Cristianini, N. (2023), La scorciatoia. Come le macchine sono diventate intelligenti senza pensare in modo umano. Il Mulino: Bologna
  • Deschacht, N. (2021), The digital revolution and the labour economics of automation: A review, in «Robonomics: The Journal of the Automated Economy», 1, 8–8 – Online
  • Falcão, J. D., Ruiz, C., Bannis, A., Noh, H. Y., Zhang, P. (2021), ISACS: In-Store Autonomous Checkout System for Retail, in «Proceedings of the ACM on Interactive, Mobile, Wearable and Ubiquitous Technologies»5(3) – Online
  • Frey, C.B., Osborne, M. A. (2017), The future of employment: how susceptible are jobs to computerization?, in  «Technological Forecasting and Social Change», 114, 254–280 – Online
  • Ginanneschi, M. (2021), Long-term strategic thinking, the Themis method and the future of food, in «Technological Forecasting and Social Change», 165 – Online
  • Grgic, G., Redae, M. (2022), A study on technological development in grocery retail stores and how it affects the personnel and customer service. Bachelor Thesis (trad. Tesi di laurea), Bachelor of Science in Business Administration, Kristianstad University – Online
  • Hancock, T., Bezold, C. (1994), Possible futures, preferable futures, in «The Healthcare Forum Journal»37(2), 23–29
  • Hunt, W., Rolf, S. (2022), Artificial intelligence and automation in retail. Benefits, challenges and implications (a union perspective), Study, Friedrich Ebert Stiftung – Online
  • Mull, A. (2023), Self-Checkout Is a Failed Experiment. Please, not another “unexpected item in the bagging area.”, The Atlantic, Oct. 18th – Online
  • Naisbitt, J. (1982), Megatrends: Ten New Directions Transforming our Lives. Warner Books, New York
  • Poli, R. (2019), Lavorare con il futuro. Idee e strumenti per governare l’incertezza. Egea: Milano
  • Rifkin, J. (1995), The End of Work: The Decline of the Global Labor Force and the Dawn of the Post-Market Era. Putnam Publishing Group: New York (trad. it., La fine del lavoro. Il declino della forza lavoro globale e l’avvento del post-mercato. Baldini e Castoldi: Milano)
  • Wroe, A. (2022), Supermarket cashiers move down the conveyor-belt to obsolescence. Unexpected item in bagging area, in «The Economist», The World Ahead 2023, Nov 18th – Online

Autore

Marco Ginanneschi

Ph. D., è un esperto di Strategia, analisi di trend e business foresight. Come ricercatore indipendente è autore di numerosi articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali di management ed economia. È specializzato in food e turismo.
Ha inventato e sperimentato sul campo un metodo di previsione sociale denominato THEMIS, per la generazione di scenari di settore da parte di un gruppo di esperti.
Si muove inoltre sulla frontiera della ricerca con lo studio del cibo come fatto sociale complesso.