Una Noterella su “Cultura e Società”

La lettura quotidiana della posta, le lezioni con l’astrolabio e l’esilio affollato di Barbiana

Uno spaccato della Scuola di Barbiana in 26 opere fotografiche inedite ritrovate nell’Archivio Storico Foto Locchi

di Marco Sbardella | 14 06 2023

© Archivio Foto Locchi. La licenza d’uso dell’immagine è limitata solo ed esclusivamente al suo utilizzo quale corredo iconografico del presente articolo. Tutti i diritti restano riservati. Il file dovrà essere cancellato al termine dell’utilizzo concesso.

Lo studio della volta celeste all’alba, utilizzando l’astrolabio costruito con i ragazzi, e le numerose visite dei sandonatesi rimasti affezionati a chi per anni ha offerto loro scuola e parola invece di biliardino e sala da ballo, e poi è stato ingiustamente punito e relegato a Barbiana. 

Ma soprattutto la lettura della corrispondenza che, insieme a quella dei giornali, rappresentava l’unica finestra da cui poter osservare il mondo da quella sperduta canonica sul Monte Giovi e che, allo stesso tempo, ha rappresentato l’espediente più riuscito – si pensi non solo a Lettera a una professoressa, ma anche alla Lettera ai cappellani militari e alla Lettera ai giudici – per comunicare (nel significato più alto di questo termine, quello di mettere in comune) un modo inedito, e oggi più che mai attuale, di essere maestro, prete e cittadino.  

Ambito di Intervento
Cultura e Società
Le diversità dei saperi e delle pratiche per costruire una conoscenza condivisa
Questo articolo contribuisce alla ricerca del Centro Ricerche sAu per valorizzare un’idea di conoscenza non egemonica ma come costruzione di un bene comune. Frutto, cioè, di una collaborazione non più rinviabile tra ambiti socio-culturali ed economici fino ad oggi tenuti rigorosamente distinti.
Progetto
Centro di Documentazione e Comunicazione Generativa “Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana”

Un Centro di Documentazione e Comunicazione Generativa per sostenere tutte quelle realtà che sono impegnate a ripensare concretamente il concetto di attualizzazione e a praticare oggi, nei contesti più vari, i valori “milaniani”.

Quello che emerge dalle 26 immagini fotografiche inedite ritrovate nell’Archivio Storico Foto Locchi, grazie alla ricerca portata avanti per il  Centro Generativo“Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana” dai ricercatori del Centro Ricerche sAu e dalla dottoressa Erika Ghilardi, responsabile dell’Archivio, è uno spaccato estremamente interessante della vita quotidiana di don Lorenzo Milani e dei suoi allievi, ritratti nella quotidianità della Scuola di Barbiana.

Le opere fotografiche sono state scattate in occasione di due distinti servizi e forniscono una preziosa testimonianza di alcune delle attività che hanno caratterizzato la quotidianità della Scuola di Barbiana. 

Le prime 6 immagini sono state realizzate dallo storico fotografo Alfio Cecchi nel 1958, come parte di un ampio servizio i cui restanti scatti sono stati venduti al settimanale L’Europeo

3 di queste rappresentano don Lorenzo e i ragazzi, alle prese, in una sessione notturna di studio, con l’astrolabio, lo strumento costruito da loro stessi per studiare la volta celeste.

In un altro scatto si vedono gli studenti impegnati nell’officina, uno dei luoghi simbolo della Scuola di Barbiana: qui, non solo si faceva pratica lavorando il ferro e il legno, ma venivano costruiti strumenti di uso quotidiano e di studio, per le famiglie barbianesi e per la Scuola. 

Non a caso in un’altra immagine si vedono gli stessi ragazzi nell’aula didattica, ricavata all’interno della canonica, intenti ad ascoltare una lezione di meccanica di don Lorenzo.

Il servizio si conclude con una bella opera fotografica di Barbiana.

Il secondo – e più consistente – nucleo di immagini fotografiche ritrovate è composto da 20 scatti, parte di un servizio datato 1965 proveniente dall’Archivio Italfotogieffe

 

L’archivio in questione, che conta più di mezzo milione di opere, fu realizzato da due ex dipendenti di Foto Locchi, il già citato Alfio Cecchi e Orlando Orlandini, e acquistato in seguito dall’Archivio Storico Foto Locchi.

Di questo servizio fanno parte 6 immagini che ritraggono il Priore intento a leggere (sicuramente ad alta voce) la posta in arrivo, circondato dai ragazzi che stanno ad ascoltare. La lettura della posta, un appuntamento fisso quotidiano a Barbiana, non era mai, infatti, un’attività privata, ma sempre un’occasione formativa, uno spunto per avviare una lezione, una discussione. Ed era davvero un appuntamento immancabile per gli allievi di don Lorenzo, tanto che l’autore collettivo della Lettera a una professoressa racconta che sotto esami era dispensato dalla lettura del giornale e dal far lezione ai più piccoli, ma «tornavo tra i vivi solo per la lettura della posta». (Scuola di Barbiana 1967, p. 134).

La posta era inoltre all’epoca l’unico modo per rimanere in contatto con i ragazzi e le ragazze che, ancora adolescenti, don Lorenzo mandava all’estero (Inghilterra, Francia, Germania, Francuccio Gesualdi anche in Nord Africa…) a lavorare e perfezionare la conoscenza delle lingue straniere. Esperienza non banale né scontata per figli e figlie di mezzadri e operai nell’Italia dei primi anni Sessanta.

Ci sono poi 3 immagini in cui, nello spiazzo davanti alla piccola chiesa di Barbiana, don Lorenzo è probabilmente intento ad accogliere dei visitatori.

 

Partner

Archivio Storico Foto Locchi

L’Archivio storico Foto Locchi, posto sotto la tutela del Ministero della Cultura (MiC), è considerato per il suo alto valore storico e artistico uno tra i più importanti a livello internazionale. Un corpus d’immagini in costante divenire, che a seguito delle recenti acquisizioni conta oggi oltre 5 milioni di fotografie sulla storia di Firenze e della Toscana, dagli anni Trenta ad oggi, conservate sotto forma di negativi originali.

 

A proposito di questo ritrovamento, Erika Ghilardi ha dichiarato: “Sono sinceramente grata ai ricercatori del Centro Ricerche sAu. È sempre una grande emozione riuscire a riportare alla luce frammenti di storia del nostro territorio e, attraverso le immagini dell’Archivio, celebrare le sue eccellenze.”

Barbiana, soprattutto nel fine settimana, era spesso meta di visite di amici, ex allievi della parrocchia di San Donato a Calenzano, persone di ogni provenienza geografica e sociale, desiderosi di conoscere da vicino quell’esperienza così peculiare nel panorama non soltanto nazionale. Anche qui, come per la corrispondenza, ogni visita era sempre un’esperienza condivisa, uno spunto per fare lezione, per imparare qualcosa da chiunque: preti, operai, artigiani, professionisti, intellettuali…

Parte del patrimonio documentario rimasto nascosto all’interno della bottega fiorentina Foto Locchi è anche il gruppo di immagini che ritraggono don Lorenzo circondato dai “suoi” ragazzi: in una di queste immagini si può vedere il maestro che cammina sulla strada di Barbiana circondato dagli studenti. Ce n’è poi un’altra in cui, sempre in mezzo ai ragazzi, il Priore è accanto alla pergola sotto cui si faceva scuola appena le condizioni metereologiche lo permettevano. L’ultima di queste immagini, probabilmente scattata poco dopo, lo ritrae invece  sulla soglia della chiesa: anche in questo caso è insieme ai ragazzi, per i quali è sempre stato inscindibilmente prete, maestro e “babbo”.

Per quanto riguarda, inoltre, gli spazi interni di Barbiana ci sono 3 immagini che mostrano  una sorta di ripostiglio con attrezzi di lavoro e dipinti di arte sacra in cui è parcheggiata una motoretta.

Infine, 5 immagini fotografiche rappresentano, raffigurato da varie angolature, il paesaggio di Barbiana, quel luogo isolato che, quando arrivò nel 1954 don Lorenzo, era ancora privo di acqua corrente, luce elettrica e strada di accesso, dal cui “esilio” – per citare il titolo di un bel libro di Michele Gesualdi (2016) – è nata una testimonianza ancora oggi in grado di ispirare l’operato di insegnanti, religiosi e singoli cittadini ben oltre i confini nazionali. 

Perché, come ha scritto lo stesso don Lorenzo in una famosa lettera alla mamma dopo solo una ventina di giorni dal suo arrivo:

«La grandezza d’una vita non si misura dalla grandezza del luogo in cui si è svolta, ma da tutt’altre cose. 

E neanche le possibilità di far del bene si misurano sul numero dei parrocchiani». (Lettera alla mamma del 28 dicembre 1954, riportata in Tutte le opere)

 

Grazie a questa ricerca tutte e 26 le opere fotografiche sono oggi consultabili online sul sito dell’Archivio Storico Foto Locchi

Library
  • Gesualdi, M. (2016). Don Lorenzo Milani. L’esilio di Barbiana. Cinisello Balsamo: Edizioni San Paolo;
  • Milani, L. (1954). Lettera alla mamma del 28 dicembre 1954. In Melloni, A. (ed.) (2017), Don Lorenzo Milani. Tutte le opere. Tomo II (pp. 326-327). Milano: Mondadori;
  • Scuola di Barbiana (1967). Lettera a una professoressa. Firenze: Libreria Editrice Fiorentina.

Dalle Anteprime della Library di sAu

L’impegno del Centro Ricerche sAu per “Cultura e Società”
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Autore
Marco Sbardella

Ph.D., Ricercatore e socio fondatore del Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa ETS
Consulente presso Lab CfGC
Svolge ricerca negli ambiti dello sviluppo rurale, del climate change e della comunicazione sanitaria.